il 2017 è stato un anno cruciale per l’intero sistema bancario del Nord Est. In quell’anno sono fallite le due maggiori banche del Nord Est, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca.
A seguito di questi eventi catastrofici, molte banche hanno dato vita ad una serie di fusioni, acquisizioni e accorpamenti che hanno cambiato radicalmente lo scenario bancario Veneto e nazionale.
Pensate che il numero delle banche in Veneto è sceso da 29 diverse insegne bancarie a 19, di conseguenza sono diminuiti gli sportelli bancari da 2.801 a 2.135, vuol dire che sul territorio Veneto sono stati chiusi quasi 700 filiali.
Tutto questo ha generato anche una diminuzione dei bancari di quasi 3.000 unità, questo ha generato un importante disservizio per i consumatori, che invece continuano ad aumentare, ciò nonostante in alcune aree, anche molto ristrette, c’erano tre filiali della stessa banca, ora di tre filiali se ne fa una, triplicando la mole di lavoro dell’unica filiale che assorbe tutti i clienti, la tragedia è che la filiale che assorbe le migliaia di clienti che arrivano dalle altre filiali, non si struttura per accogliere adeguatamente i nuovi clienti, anzi, resta con il medesimo organico di prima, quindi è fisiologico che i servizi ne risentano pesantemente. I disservizi sono sotto gli occhi di tutti, inoltre il periodo Covid è stata un occasione per le banche per prendere la palla al balzo e adottare nuove regole, tra queste, i clienti entrano in filiale solo su appuntamento, regola ancora in vigore, inoltre la maggior parte delle banche hanno i servizi di cassa aperti solo al mattino fino alle 13:15. Come se non bastasse gli scivoli pensionistici e i vari accordi sindacali, ha fatto fuori migliaia di risorse, con decenni di esperienza preziosa, che nella maggior parte dei casi non vengono sostituiti da personale all’altezza, ma solo da tappa buchi. Questo per forza di cose genera un calo drastico di professionalità, che si ripercuote su tutto il sistema.
E’ per questo motivo che tutte le banche, ormai, delegano sempre di più a risorse esterne abilitate, le proprie funzioni di consulenza specializzate.
Tutte le banche hanno accordi con le grandi società di mediazione Creditizia per intercettare e ricevere clienti già pre-qualificati per l’accesso al credito, in particolare per i Mutui casa.
E’ in questo nuovo scenario che la figura del consulente creditizio (Broker creditizio) è diventata un figura centrale nel mercato del credito bancario. Il Consulente Creditizio è fondamentale per accompagnare il consumatore a scegliere ed ottenere il mutuo più adatto alle sue esigenze.